Tuesday, January 29, 2008

Figuracce di OM: il ladro di QSO

Esiste da sempre, facilmente riconoscibile per chi frequenta l'ambiente da alcuni decenni, trova credito presso i neofiti e i DX'ers occasionali a causa del suo temperamento riserbatamente esuberante. Di solito è attivissimo, non conosce frontiere legate alla frequenza, facile al 'CQ DX' e portato per il 'CQ DX selettivo' , quasi come per far sapere agli altri che lui la direttiva ce l'ha...!! Grande usufruitore della rete cluster, tende a mimetizzarsi meglio per via che oggi il packet cluster viene acquisito via internet e quindi sfugge agli osservatori attenti che non lo trovano più segnalato nella solita rete vhf locale. E' dotato di PC connesso con tutti i siti più importanti e chiama per nome tutti i suoi corrispondenti, anche i più lontani e misconosciuti, salvo qualche raro rimpallo allorchè sbaglia un nominativo. In compenso non sa proprio chi era tale Gus e conosce per sbaglio la storia della Yasme, mentre intrattiene fruttuosa corrispondenza con i maggiori QSL manager del momento. Lo si incontra in questi anni di scarsa propagazione indaffarato a crearsi amicizie tra i net controls ed ha un posto di riguardo nei circoli del DX degli 80 metri, anzi...dei 75 metri. E' presente su tutti i pile ps che contano, sà quando chiamare ( praticamente senza sosta...) e quando ascoltare ( viene spesso invitato a far ciò...) e siccome dispone di tante conoscenze, supplisce alla sordità progressiva che lo affligge con i suggerimenti passati frettolosamente da quei conoscenti che sperano così di toglierlo di torno, essendo che ( come sempre succede a chi è afflitto da carenza di udito ) ha la tendenza a parlare forte e la potenza che esibisce lo mette in condizione di farsi sentire facilmente. Non è naturalmente contento della situazione, ma invece di cercare di mettersi alla pari con l'udito, pretenderebbe di migliorare ancor di più la possanza della sua voce e vagheggia di enormi amplificatori. Ama andarsi a cercare nei QSO on line, un po' per quel naturale senso di esibizionismo che tutti possediamo in misura ragionevole, ma sopratutto per verificare che quel flebile 'five nine' era proprio indirizzato a lui. Con il passar del tempo ha acquisito una certa qual consapevolezza dei suoi mezzi che fa sì che talvolta la sua brama del possesso ( della QSL..) lo spinge alle astuzie più sopraffini. Pur sapendo ben predicare allorchè si trova in compagnia di altri notabili del DX, a volte l'ardore della competizione estrema lo spinge a tentare la sorte nella ricerca del QSO DX estremo, quel QSO che non si può e non si deve perdere, pena la futura fuoruscita dal ristretto circolo dei possessori di quel ruolo d'honore che toglierebbe anche il diritto di portare scritto sulla Qsl ' DXCC HR #1' al raggiungimento del sogno della vita di ogni DX'er che si rispetti: lavorati tutti i paesi del mondo. Ed ecco che di fronte al QSO impossibile, magari su una banda impossibile con una propagazione impossibile, il nostro amico cede alla tentazione e cerca di stabilire un collegamento impossibile. Lo scenario è quello classico: ultimi giorni di attività della spedizione tanto attesa, la propagazione fino a quel momento è stata pessima, il cluster riporta la stazione attiva in SSB sui 75 metri, ma la segnalazione viene dagli USA e in tutta onestà non si sente altro che il fruscio di fondo e i soliti immancabili disturbi..... Un DX'er del nord europa pare sia riuscito a fare il QSO passando uno striminzito 'foooour by foooour' e nessun altro ha azzardato chiamare di fronte al silenzio perdurante.... Il tempo passa ( sembrano ore ma sono attimi...) nessuno chiama, ma si percepisce che lì sotto vi sono decine di ricevitori con preselettori e preamplificatori estremi inseriti, si rischia di perdere l'attimo ed ecco il colpo di genio italico che prende il sopravvento sulla ragione. Ben sapendo che dall'altra parte del mondo c'è una stazione radio con antenne non perfette, forse alimentata da un gruppo elettrogeno che raramente sopporta alte potenze, con operatori un po' stanchi e certamente delusi dalla scarsezza dei risultati ( la propagazione non aiuta proprio...) che non staranno a guardare tanto per il sottile sul log e comunque un incentivo nella busta con la QSL potrebbe aprire una porta socchiusa, ecco partire una lunga chiamata ( lunga per via che non sentendo cosa fa il corrispondente ... ) e dopo un ragionevole tempo una seconda chiamata che assomiglia quasi ad una risposta... diciamo un po' equivoca. Dopo un po' di secondi, una terza risposta/chiamata con dovizia di ripetizione del call e una serie di 'fooour foooour' che la dicono lunga. Infine, dopo un altro po' di secondi ( le spedizioni non danno mica nome e QTH...!!) un finale di QSO sul vago, condito di nuove ripetizioni del call e da una ripetizione del rapporto che altrimenti sarebbe assolutamente fuori luogo. Voilà... il QSO è forse fatto. La frequenza resta sconsolatamente vuota, gli altri OM in caccia non ardiscono alcuna chiamata, anche se il microfono brucia tra le mani . Solo uno sprovveduto novellino che passava per caso da lì azzarda un inutile ' ma chi hai collegato...?? Qua non si sente niente di niente !!', ma è foglia morta, la frequenza resta silenziosa. Mi segno mentalmente giorno e ora, fra una o due settimane voglio andare a verificare sul log on line se il nostro amico DX'er ha vermente fatto il QSO, anche se lo sappiamo tutti che le vie del Signore sono infinite. A biglie ferme, un comune amico mi riporta la prevedibile notizia della furbata portata a termine dal ladruncolo di QSO, che non ha resistito alla tentazione di raccontargli (de visu...) la sua geniale prontezza di spirito nel cercare di portare a casa una QSL di un QSO mai realizzato per davvero. Saranno i dieci dollari peggio spesi della sua vita, anche se lui ancora non lo sa, per ottenere una QSL che gli rammenterà per tutta la vita di come un giorno è stato capace di rubare un QSO alla propagazione avversa, nonostante la sua antenna non proprio al cento e forse non unico tra gli italiani nel voler portare a casa quella QSL su quella banda così ostica a tutti i costi. C'è chi ruba per fame, per necessità legate ad una condizione estrema e viene additato ed etichettato, c'è chi ruba per mantenersi un tenore di vita esagerato e viene presto perdonato da tutti quelli che vorrebbero saper fare altrettanto ma non riescono, c'è chi ruba per malattia e non lo si può crocefiggere per furtarelli da supermercato, c'è chi ruba per mentire a sè stesso, per mostrare un volto diverso al prossimo, per trovarsi poi al centro della considerazione ( e speriamo dell'invidia...) e godere dei presunti vantaggi che ciò può procurare, ma alla fine della storia, chi ruba è e resta semplicemente un ladro. Il resto è solo poesia.

I4ZSQ










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